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paesaggi e vicoli del paese di Cabella Ligure |
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martedì 10 giugno 2014
lunedì 20 agosto 2012
Dalla Grecia alla Turchia (I)
[english text at the end, below]
I) Rodi
Siamo a Rodi. Solo di passaggio. Domattina si riparte per la costa turca qui di fronte. E' tardo pomeriggio e ci perdiamo per la città vecchia, quella dentro le mura erette dai cavalieri. L'isola è stata il crocevia di commerci, eserciti, battaglie, occupanti, popoli e delle loro culture. Si vede chiaramente dalle architetture e dalla contaminazione degli stili. Nella parte alta della città vecchia si staglia l'ormai inutilizzata Moschea di Soleyman. Qui sotto, mentre il sole pian piano vira sui toni caldi del tramonto, mi seggo a disegnare ed a pensare a Corto Maltese che muove i primi passi nella sua avventura "La Casa Dorata di Samarcanda".
I) Rodi
Siamo a Rodi. Solo di passaggio. Domattina si riparte per la costa turca qui di fronte. E' tardo pomeriggio e ci perdiamo per la città vecchia, quella dentro le mura erette dai cavalieri. L'isola è stata il crocevia di commerci, eserciti, battaglie, occupanti, popoli e delle loro culture. Si vede chiaramente dalle architetture e dalla contaminazione degli stili. Nella parte alta della città vecchia si staglia l'ormai inutilizzata Moschea di Soleyman. Qui sotto, mentre il sole pian piano vira sui toni caldi del tramonto, mi seggo a disegnare ed a pensare a Corto Maltese che muove i primi passi nella sua avventura "La Casa Dorata di Samarcanda".
Poi la sera pian piano ha il sopravvento, e la città mostra il meglio del suo profilo al cielo rossastro ed alla mezzaluna che si staglia alta nel cielo.
Acquerello e matita
Luglio 2012
II) Da Rodi a Fethiye
Si va ad est. Da Rodi a Fethiye via nave. Ed arrivati lì non è ancora finita. Paolo ci aspetta con una piccola barca e ci porta sull'isoletta di Sovalye, di fronte la cittadina, in mezzo alla grande baia, dove siamo alloggiati alla Maison de Sovalye.
L'isola, il cui nome viene dalla parola francese "chevalier" ha chiare le sue origini. Sito romano (resti e mosaici in stato di abbandono) e poi sede di un piccolo forte dei Cavalieri di Rodi. Il luogo è bellissimo e la casa ha una terrazza a veranda sul mare rivolta ad ovest, da dove ogni sera il tramonto sull'Isola Rossa ti stupisce con la sua tavolozza di toni caldi. La veranda e la scogliera appena sotto, sono ricoperte di fiori di campanule, che di giorno hanno un tenue colore violetto e di sera al tramonto virano verso un viola fucsia.
Sull'isola ci sono alcune piccole spiagge di ciottoli. In una in particolare c'è una doccia, una fontana con acqua freschissima e degli alberi direttamente sulla spiaggia, alla cui ombra si sta divinamente, cullati dal vento.
Poi ci si diverte ad andare al mercato settimanale, un affollatissimo bazar dove si vende di tutto. Ma sono sopratutto i banchi carichi di frutta e verdura fresca portata dai contadini della zona ad attirare la mia attenzione. Mi metto a disegnare nel mercato, in mezzo alla confusione più totale, e i venditori vengono a sbirciare il lavoro, ridono e si divertono. Ed alla fine oltre a regalarmi della frutta, vogliono farsi una foto insieme a me !!
Poi si va in pullman ad Ölüdeniz, una bellissima spiaggia di ciotoli con dietro una laguna. Acqua color turchese e bagno lungo e rigenerante.
Fethiye, Isola di Sovalye, Oludeniz [Turchia]
Acquerello e matite su Moleskine
Luglio 2012
III) Attorno a Fethiye
A Fethiye ci sono resti del passato. Tracce di quanti nei secoli hanno soggiornato e costruito, lasciando testimonianza. Le giornate sono molto calde, e così decidiamo di muoverci nel tardo pomeriggio per fare una visita a due siti archeologici che sono a ridosso della cittadina.
Ci arrampichiamo in mezzo ad una serie di ripidi vicoli della parte antica del paese. Non c'è nessuno, ma all'improvviso sbuca fuori un tipo che in un inglese smozzicato ci fa capire che lui è una guida "turistica" e che ci accompagna dove vogliamo per una visita. Rifiutiamo e dopo un po' di insistenze, alla fine si allontana e ci lascia in pace. percorriamo una strada che è una sorta di circonvallazione e poi alla fine arriviamo ai resti di un castello, che era in origine dei Cavalieri di San Giovanni o di Rodi. la struttura è piuttosto malconcia e in stato di incuria, ma nonostante questo si intuisce la grandezza della stessa. E sopra svetta un grande pennone con l'immancabile bandiera rossa con mezzaluna e stella bianca.
Da lì, la strada scende dolcemente e passa tra collinette dove ci sono resti di piccole tombe rupestri. Un piccolo antipasto di quello che troviamo più avanti e cioè diverse tombe licie datate 400 a.C. circa, quando la città si chiamava Telemssos. Tra queste tombe si segnale quella di Aminte, scavata nel mezzo di una roccia, che possiede una facciata da tempio ionico che fu ricavata dal pieno nell'anno 350 a.C. La luce del tramonto esalta il colore arancione e caldo della roccia e le ombre assumono toni scuri e violacei. Delle due tombe più maestose, una ha una colonna monca nella parte inferiore e questo le da una ben strana asimmetria.
Intanto il sole sta tramontando in fondo alla baia, e lo spettacolo che si crea man mano che la luce scema è qualcosa di fantastico. Disegno al tavolino di un piccolo bar che affaccia dall'alto sulla città e sulla baia. L'isola di Şövalye sembra sospesa sull'acqua che è diventata perlacea, mentre le sagome scure delle colline in primo piano e della città, cominciano a riempirsi di luci.
Poi tornando in città ci concediamo una cena a base di pesce all'interno del mercato della cittadina.
Fethiye - Turchia
Acquerello e Matita su Moleskine
Luglio 2010
I) Rhodes (Greece)
We're in Rhodes. Just passing through. Tomorrow morning we leave for the coast of Turkey just in front. It 's late afternoon and we lost in the the old town, the one inside the walls erected by the Knights. The island has been the crossroads of trade, armies, battles, occupants, peoples and their cultures. It is clearly seen from the contamination of styles and architectures. At the top of the old town stands the now unused Mosque Soleyman. Below, as the sun slowly turns on the warm tones of the sunset, I sit down to draw and think about Corto Maltese, which here walked its first steps in his adventure "The Golden House of Samarkand".
Then the night slowly takes over, and the city shows the best of his profile to the reddish sky and the crescent moon that rises high.
II) From Rhodes To Fethyie (Turkey)
Wake uo early, going to the harbour. We go eastbound. From Rhodes to Fethiye, by ship. And there is not yet over. Paolo waiting for us with a small boat and takes us on an island of Sovalye, opposite the town, in the mid of the great bay, where we are staying at the Maison de Sovalye.
The island, whose name comes from the French word "chevalier" clearly has its origins. Roman site (ruins and mosaics in a state of neglect) and then a small fort of the Knights of Rhodes. The place is beautiful and our home has a terrace with a veranda facing the sea toward west, where every evening the sunset over the Red Island charms you with its palette of warm tones. The veranda and the cliff just below, are covered with flowers of bluebells, which have a pale purple color during day and turns towards a purple fuchsia at evening.
On the island there are a few small pebbles beaches. And in one of them, there is a shower and a fountain with fresh water and then trees on the beach, in whose shadow is really nice to be lulled by the wind.
Then we have fun to go to the weekly market, a crowded bazaar where locals sell everything. But the banks are mainly loads of fruits and vegetables brought there by farmers in the area, and those attract my attention. I start to draw inside the market, in the midst of utter confusion, and the sellers come to glimpse the work, laugh and having fun. And at the end they give me fruits as present and at last they want to take a picture with me!
Then we go by bus to Oludeniz, a beautiful pebble beach with a lagoon behind. Turquoise waters and long bath and rejuvenating.
III) Around Fethyie (Turkey)
In Fethiye there are ruins of the past. Traces of many people over the centuries lived and built there, leaving traces. Days are very hot, and so we decide to move late in the afternoon to visit two archaeological sites close to the little town. We climb a series of steep narrow row in the old part of town. Nobody's there. But suddenly a strange fellow comes out talking in a sort of strange English language, telling us "I'm a tourist 'guide'", and that he could drive us everywhere we want visit. We firmly reject and after a little insistence, luckily he goes away and leave us alone. Walking along a road that is a sort of ring road we arrive to the ruins of a castle, which originally belonged to the Knights of St. John of Rhodes. The structure is rather dilapidated and in a state of neglect, but even so you can imagine the size of it. At the peek stands a large flagpole with the inevitable red flag with white star and crescent half-moon.
From there, the road passes between gently sloping hills where there are remains of small rock tombs. A small taster of what we find later, where several Lycian tombs dated 400 BC circa, when the city was called Telemssos. Among these tombs the ones called Aminte, dug in the middle of a rock, which has a facade of Ionic temple which was milled from the year 350 BC. The sunset light enhances orange of the rock and shadows take dark purple tones. Of the two most impressive tombs, one has a truncated column at the bottom and this gives her a strange asymmetry.
In the meanwhile, sun is setting on the bay, and the show that is created as the light fades is something fantastic, drawing at a table in a small bar that looks out over the rooftops and the bay. The island of Sovalye seems suspended over the water that has become pearly, while the dark shapes of the hills in the foreground and the city lights begin to fill. Then back to the city we allow ourselves a dinner of fishes in the market of the town.
lunedì 20 giugno 2011
Firenze - Il Palazzo e la magnolia
Ogni volta che dall'imponente viale Lavagnini svolto in una delle strade secondarie che vanno in direzione del centro storico, ho la sensazione di entrare in un mondo a parte. Non appena il viale è alle mie spalle all'improvviso cala il silenzio, mentre mi trovo circondata da palazzi che con i loro portoni serrati e le loro finestre inanimate hanno l'aria di custodire segreti inaccessibili.
I rari passanti sembrano percepire questo senso di riservatezza, e conversando fra di loro o con interlocutori invisibili attraverso il telefono, rivelano a voce alta i dispiaceri e le angosce che li affliggono, quasi fossero in un confessionale, costringendomi a fingere di non sentire.
È in questa atmosfera intima e quasi sospesa dalla realtà che mi sono soffermata per realizzare questo acquerello, lasciandomi attrarre dal verde spettacolo di una magnolia posta all'interno di un minuscolo giardino.
I rari passanti sembrano percepire questo senso di riservatezza, e conversando fra di loro o con interlocutori invisibili attraverso il telefono, rivelano a voce alta i dispiaceri e le angosce che li affliggono, quasi fossero in un confessionale, costringendomi a fingere di non sentire.
È in questa atmosfera intima e quasi sospesa dalla realtà che mi sono soffermata per realizzare questo acquerello, lasciandomi attrarre dal verde spettacolo di una magnolia posta all'interno di un minuscolo giardino.
lunedì 16 maggio 2011
La Via dei Trabocchi

Finalmente dopo mesi, km di sassi di varia foggia e colori, sole vento, salsedine e varie altre amenità ho dato alle stampe un lavoro a cui tengo molto. 64 pagine a colori su carta riciclata 100% f.to 20x20.
Troverete maggiori dettagli e un'anteprima sul mio blog.
martedì 22 marzo 2011
Porto di Ortona (Ch)

In attesa che la primavera si manifesti in tutto il suo luminoso tepore ho approfittato di una giornata per niente tiepida ma - questo si - luminosa per tornare al porto di Ortona distante una ventina di chilometri da casa mia. Questa volta oltre alle piccole barche dei pescatori mi sono cimentato con questi "natanti" che, forse per il loro ambito di impiego per niente "turistico" o hobbistico, mi hanno sempre affascinato particolarmente. Mi fanno pensare ancor di più al duro lavoro che vi si svolge a bordo ma anche alla grande utilità che i rimorchiatori hanno nella vita di un porto.
giovedì 17 marzo 2011
Garibaldi lancianese!

Posta alla base della torre civica in Piazza Plebiscito, una lapide posta il 2 giugno 1907 rende omaggio a Giuseppe Garibaldi e, di conseguenza, all'unità d'Italia.
L'occasione fu il conferimento, circa cinquant'anni prima, della cittadinanza onoraria.
Egli ringraziò i lancianesi tutti inviando loro una lettera. Ecco il testo:
La lettera di Garibaldi è una risposta, senza data precisa, diretta ai "benemeriti cittadini di Lanciano".
"Ai benemeriti cittadini di Lanciano. Con sentimento di orgoglio, accetto la cittadinanza da voi offertami; indelebile sarà la mia riconoscenza per voi. So che i vostri cuori battono degli affetti che ardono nel petto dei più generosi patrioti volenti il compito nazionale riscatto. Però nutro fiducia che molto voi farete per la salute della Patria. Vi raccomando l'istituzione dei tiri al bersaglio. Con la carabina noi dobbiamo sollevare l'Italia alla grandezza di Nazione una e indipendente. Vi saluto con affetto di cittadino e di amico. Vostro, G. Garibaldi". (tratto dal sito www.laltralanciano.org)
sabato 12 marzo 2011
Firenze, Via Taddea
Nelle ultime settimane ho avuto pochissimo tempo da dedicare al disegno, ma sono riuscita a terminare questo piccolo acquerello dedicato a una via oscura e, a dire il vero, poco frequentata del quartiere di San Lorenzo a Firenze.
Io stessa devo ammettere di essere passata di qui forse per la prima volta non più di un mese fa, attratta dalla nuova pavimentazione in pietra da poco completata, ed è stata una piccola scoperta: in mezzo a una fila delle tipiche case a schiera fiorentine c'è una minuscola libreria che vende libri usati, di cui ignoravo l'esistenza, e una lapide al n. 21 segnala la casa in cui nel 1826 nacque Collodi, indimenticabile autore del libro Le avventure di Pinocchio.
Unico neo, l'incombente presenza del complesso di Sant'Orsola (sulla sinistra nel disegno), ex convento risalente al XIV secolo, poi manifattura tabacchi, oggi in stato di desolante abbandono, rivestito da uno strato di cemento e ingabbiato da travi di ferro, enorme scatola vuota e silenziosa che diffonde il suo grigiore su tutte le vie circostanti.
giovedì 27 gennaio 2011
30° Sketchcrawl a Firenze: il Duomo e i tetti di Firenze
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il Duomo visto dalla caffetteria delle Oblate |
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i tetti di Firenze visti dall'emeroteca delle Oblate |
La scelta si è rivelata ottima poiché dalla caffetteria situata al secondo piano si possono vedere scorci spettacolari della Cupola, imponente simbolo della città, visibile anche da chilometri di distanza.
La Cupola fu progettata ed eseguita fra il 1418 e il 1436 sotto la guida di Filippo Brunelleschi, architetto "rivoluzionario" che segnò la svolta dalle antiche tradizioni costruttive ed estetiche del Trecento al nuovo linguaggio del Rinascimento, che introdusse l'uso delle colonne e dell'ordine architettonico, la proporzionalità, il controllo geometrico dello spazio.
La vista che ho potuto ritrarre mostra un particolare che forse non tutti conoscono: il loggiato presente su uno solo dei lati dell'ottagono, eseguito da Baccio d'Agnolo fra il 1513 e il 1514, rimasto incompiuto per le aspre critiche che gli furono rivolte da Michelangelo, che definì l'opera "una gabbia per grilli".
Il secondo disegno l'ho eseguito dal piano superiore, guardando fuori da una delle finestre dell'emeroteca, che offre una vista molto bella sui tetti della città con la loro infinita varietà di abbaini, finestre, comignoli, altane.
martedì 18 gennaio 2011
Una domenica alle Cascine
In una domenica di gennaio troppo mite e splendente per non uscire, insieme a moltissimi fiorentini mi sono lasciata attrarre dal più ovvio e tradizionale dei passatempi possibili: una passeggiata al parco delle Cascine, senza però dimenticare carta e acquerelli.
Mi sono seduta su una panchina con lo sguardo rivolto verso la passerella dell'Isolotto, l'Arno alla mia sinistra e sulla destra il viale affollato di famiglie con bambini, coppie di anziani e sportivi di ogni tipo intenti a correre, passeggiare, pedalare, pattinare e ho cominciato il mio disegno.
Il tempo è passato così velocemente che mentre cominciavo a stendere i primi colori, il cielo già presentava i primi delicati bagliori del tramonto, che riflettendosi sugli alberi diffondevano nel paesaggio una luce bellissima.
Per essere più veloce e non lasciare che il crepuscolo mi cogliesse a metà del lavoro mentre aspettavo che l'acquerello si asciugasse, ho usato di nuovo le matite acquarellabili, che ancora una volta si sono rivelate un mezzo rapido ed efficace.
Alcuni bambini si sono fermati a guardarmi, ammirati dall'effetto "magico" delle matite che diventavano pittura, e i loro sguardi pieni di interesse e di calore hanno reso ancora più luminoso questo bel pomeriggio d'inverno.
Mi sono seduta su una panchina con lo sguardo rivolto verso la passerella dell'Isolotto, l'Arno alla mia sinistra e sulla destra il viale affollato di famiglie con bambini, coppie di anziani e sportivi di ogni tipo intenti a correre, passeggiare, pedalare, pattinare e ho cominciato il mio disegno.
Il tempo è passato così velocemente che mentre cominciavo a stendere i primi colori, il cielo già presentava i primi delicati bagliori del tramonto, che riflettendosi sugli alberi diffondevano nel paesaggio una luce bellissima.
Per essere più veloce e non lasciare che il crepuscolo mi cogliesse a metà del lavoro mentre aspettavo che l'acquerello si asciugasse, ho usato di nuovo le matite acquarellabili, che ancora una volta si sono rivelate un mezzo rapido ed efficace.
Alcuni bambini si sono fermati a guardarmi, ammirati dall'effetto "magico" delle matite che diventavano pittura, e i loro sguardi pieni di interesse e di calore hanno reso ancora più luminoso questo bel pomeriggio d'inverno.
martedì 30 novembre 2010
Il "Palazzo del Sonno" a Firenze

A Firenze è chiamato il "Palazzo del Sonno", la sua massa imponente domina il Viale Spartaco Lavagnini nel suo tratto più vicino alla Fortezza da Basso. Ed è proprio dai giardini della Fortezza che ho scelto di realizzare questo piccolo acquerello, per fare in modo che la cortina degli alberi del viale smorzasse un po' l'enorme mole di questa costruzione, sede delle Ferrovie dello Stato.
Da tempo quando osservo questo palazzo lo immagino simile a una gigantesca nave che viaggia attraverso il tempo, il cui equipaggio è costituito dalle persone che ogni giorno si vedono entrare in silenzio nei grandi portoni, dentro al quale probabilmente ogni azione è regolata da rigide procedure, e dove forse si trovano fantastici, sterminati archivi di disegni di treni ed opere ferroviarie del passato, del presente e del futuro...
Potete guardare la mappa dei miei disegni dal vero su Flickr cliccando qui (i punti sulla mappa rappresentano la mia posizione nel guardare ciascun soggetto).
martedì 19 ottobre 2010
Sketchcrawl n° 29 a Firenze
la Biblioteca Laurenziana |
il Canto de' Nelli |
La mattina di sabato 16 ottobre ho partecipato al mio primo Sketchcrawl nel quartiere di San Lorenzo a Firenze.
Il primo disegno l'ho realizzato all'interno del complesso di San Lorenzo, dove dal silenzioso chiostro posto a fianco della chiesa è possibile ammirare l'esterno della Biblioteca Laurenziana, progettata e costruita da Michelangelo Buonarroti.
Il secondo disegno mostra invece il vivace, colorato mercato che anima le strade intorno alla chiesa, frequentato soprattutto dai turisti. A Firenze non solo le strade e le piazze hanno un nome, ma talvolta anche gli angoli fra due strade. Questo angolo si chiama, in maniera tipicamente fiorentina, "Canto de' Nelli". In lontananza, si vede la sagoma rossa e verde dell'ottocentesco Mercato Centrale, fatto di ferro e vetro. In primo piano, l'insegna dei vecchi magazzini "La Medicea", ormai chiusi da diversi anni, mi ricorda un modo diverso e superato di fare acquisti, quando eravamo tutti un po' più sobri e forse noiosi nel vestire, e andare per negozi non era considerato particolarmente divertente.
venerdì 1 ottobre 2010
Il raduno degli Urban Sketchers Italy a Treviso
È rimasto poco da aggiungere a quanto è stato già detto dagli altri partecipanti alla manifestazione: non posso che condividere l'entusiasmo e la soddisfazione di tutti!
Riprendendo in mano il primo di questi due acquerelli, entrambi realizzati nel pomeriggio di sabato 25, torno a sentire la forte energia che avvertivo intorno a me mentre ci trovavamo tutti alla Pescheria, ognuno concentrato sul proprio taccuino, mentre il secondo mi ricorda la leggera malinconia che ho provato più tardi in piazza Sant'Andrea, quando avevo perso di vista gli altri componenti del gruppo e pensavo che ormai la giornata e tutte le sue emozioni stavano per tramontare insieme agli ultimi raggi del sole.
Per fortuna poi ci siamo ritrovati...
lunedì 13 settembre 2010
Sketches on the beach 3 - Aribarche e guess star: la cariola!
lunedì 30 agosto 2010
Sketches on the beach 2 - barche e arsellaro





Ecco a voi altre immagini di ciò che vedo a giornate intere dalla mia postazione! Il tizio nella terza immagine sta pescando le arselle (credo che solo noi si chiamino così, in realtà penso che il vero nome sia "telline"), da queste parti è un hobby tipico dei pensionati, che se le contendono manco fossero pepite d'oro.
L'ultimo disegno è dedicato al mio vecchio fischietto, che un bel giorno ha deciso di sparire nel nulla dopo 10 anni di onorata carriera gettandomi nello sconforto...eravamo come Batman e Robin, come Mahoney e Jones, come Bud Spencer e Terence Hill, come crostino e patè di fegatello, come coca e rum...
mercoledì 25 agosto 2010
Terracina - A spasso sulle mura medievali
Ieri sono stato ospite di Massimo Lerose, uno scrittore ed amico di Terracina. Mi ha fatto da guida in una bellissima passeggiata nel vecchio centro storico della città dove la vecchia via Appia taglia il paese e si può ammirare il basolato originale della pavimentazione. Archi, mura romane, il vecchio teatro, leoni funerari lungo la strada, il Duomo. Meraviglie a cielo aperto. Poi, dopo un dedalo di viuzze e di scale ripidissime, ci si ritrova sulle mura bizantine/medievali. Da lì lo sguardo spazia tutt'intorno su degli scorci splendidi. E lasciava quasi senza fiato la vista ad ovest appena dopo il tramonto del sole, verso la pianura pontina ed il Monte Circeo.
Allora, sulle mura, proprio a fianco della cupola della Chiesa del Purgatorio, ho cercato di fermare sulla carta quel momento di passaggio dalla luce al buio.

Acquerello e matita su Moleskine Folio A4
sabato 21 agosto 2010
Sabaudia - La Villa Volpi-Misurata
Oggi sono stato al mare a Sabaudia, a pochi chilometri da casa mia, sulla spiaggia del Parco Nazionale del Circeo. Alle mie spalle sulla duna la splendida villa in stile palladiano Volpi-Misurata. E pensare che con tutte le volte che sono venuto al mare qui, non l'ho mai disegnata. Quindi una ottima occasione per rimediare. Ecco quindi lo sketch fatto in totale relax in un'oretta oggi pomeriggio, sotto l'ombrellone e dopo uno splendido e lungo bagno nell'acqua trasparente e fresca.

Acquerello e matita su Moleskine Folio A4
venerdì 20 agosto 2010
Sketches on the beach 1 - vecchie e bambocci





Ciao! Faccio il bagnino, e durante la lunghissima giornata di lavoro capitano alcuni momenti "morti" nei quali nessuno o quasi è in mare a fare il bagno (altrimenti di "morto" non ci sarebbe solo il momento...); così posso dedicarmi a tirar giù un pò di schizzi che rappresentino un pò questo scenario estivo.
Queste sono solo alcune paginette, ho un paio di sketchbook pieni (la stagione è lunga...) e sto selezionando un pò i disegni da postare, quando poi ho un momento libero li scansiono e cerco di postarli il prima possibile.
Ah, a proposito di scanner...il mio skatchbook ha gli anelli laterali, che creano spessore quando lo schiaccio nello scanner e creano quell'alone scuro sulla destra di tutte le immagini...ho provato a smanettare con photoshop per ridurlo ma non sono riuscito ad eliminarlo del tutto.
Se qualcuno ha qualche consiglio a riguardo è bene accetto!!
Queste sono solo alcune paginette, ho un paio di sketchbook pieni (la stagione è lunga...) e sto selezionando un pò i disegni da postare, quando poi ho un momento libero li scansiono e cerco di postarli il prima possibile.
Ah, a proposito di scanner...il mio skatchbook ha gli anelli laterali, che creano spessore quando lo schiaccio nello scanner e creano quell'alone scuro sulla destra di tutte le immagini...ho provato a smanettare con photoshop per ridurlo ma non sono riuscito ad eliminarlo del tutto.
Se qualcuno ha qualche consiglio a riguardo è bene accetto!!
giovedì 12 agosto 2010
Lisbona





Sono molto contento di essere stato invitato da andrea a partecipare a questo blog, inizio subito raccontandovi di un mio viaggio a lisbona qualche tempo fa dove, guardando il vecchio fiume tago, immaginavo di veder partire i galeoni che andavano avventurosamente alla scoperta di mondi sconosciuti ed io con loro.
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mercoledì 30 giugno 2010
Ponte alla foce del Sangro

Domenica, stanco dei giochi in spiaggia e della confusione mi sono allontanato un poco fino alla foce del fiume Sangro, precisamente in località Torino di Sangro. Spalle al mare e sotto gli sguardi incuriositi di pescatori e bagnanti, ho ritratto il vecchio ponte delle FF.SS. (oggi FS) caduto in disuso a causa dell'arretramento della ferrovia. Tolte le rotaie il tracciato è adesso in procinto di trasformarsi in una pista ciclabile di circa 40km se il progetto verrà realizzato. Una curiosità: il ponte della ss16 che si trova al lato costruito negli anni '70, qualche anno fa è crollato a causa della esondazione del fiume dovuto alle forti piogge. Quello vecchio invece ha resistito senza danni!
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