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lunedì 15 luglio 2013
Firenze, Canto alla Pace
Il titolo non è stato dettato dalla mia ispirazione: Canto alla Pace è il nome di questo angolo (canto) fra via delle Ruote e via San Gallo, davanti al quale mi sono fermata per questo piccolo schizzo. Mentre ero impegnata a colorarlo, un signore dall'aria distinta che passava di lì si è avvicinato e mi ha chiesto di mostrargli il taccuino. Dopo un avvio di conversazione così leggero, il signore ha cominciato a raccontarmi le sue drammatiche vicende familiari, con parole che in pochi minuti hanno quasi offuscato la magnifica luce di quel pomeriggio e mi hanno svelato che dietro a ciascuna di quelle finestre silenziose si nascondono storie complicate, drammi, misteri.
martedì 30 aprile 2013
Sulla strada di casa
Ogni volta che arrivo a questo incrocio, comincio a sentirmi a casa. L'incrocio ha anche un nome: si chiama Il Cantone.
(Penna a sfera e pastelli acquarellabili su taccuino fatto a mano dagli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana).
sabato 3 novembre 2012
Via San Gallo a Firenze
Via San Gallo ha qualcosa di indefinibile che al tempo stesso mi respinge e mi affascina.
Passandoci, nonostante le innumerevoli finestre dalla quali ci si può facilmente sentire osservati, si avverte una sensazione di chiusura che rende questa via impenetrabile, misteriosa.
Forse tutto questo si può spiegare se si considera che nel corso dei secoli lungo questa via sono sorti uno dopo l'altro numerosi conventi, chiese, ospizi di pellegrini che ne hanno segnato in modo indelebile il carattere.
Ancora oggi, lungo la via, esistono la chiesa di San Clemente con annesso monastero femminile, il monastero delle Mantellate, chiamate così per il loro caratteristico mantello, la chiesa e il monastero anch'esso femminile dedicati a Sant'Agata.
Nel mio acquerello eseguito dal vivo, ho ritratto il grande tabernacolo con l'Assunta nei pressi di via San'Anna.
A pochi passi da lì, quasi alle mie spalle, il vecchio Ospedale di Bonifacio, destinato nel Cinquecento ai contagiati di sifilide e nel Settecento ai malati psichiatrici (oggi occupato dalla Questura), che di certo contribuisce insieme a tutto il resto a fare di via San Gallo un luogo tranquillo eppure scomodo.
(penna a inchiostro indelebile e matite acquarellabili su taccuino da viaggio Winsor and Newton 14,9x21 cm).
domenica 2 settembre 2012
Villa Ephrussi de Rothschild in Costa Azzurra
Anche senza conoscere niente circa la storia di questo luogo, il nome Rothschild è sufficiente ad evocare l'idea di una ricchezza sterminata, e quindi non stupisce trovare in quest'angolo di Costa Azzurra, poco lontano dalla località esclusiva e un po' snob di Cap Ferrat, un'elegantissima villa circondata da splendidi giardini legata al nome di Béatrice Ephrussi de Rothschild, che la fece costruire agli inizi del Novecento e la completò dotandola di arredi e oggetti d'arte di qualità straordinaria.
La villa non è sorprendente né per le sue dimensioni né per la sua architettura, definibile come un'eclettica riproposizione in stile di una villa del Rinascimento italiano, con reminiscenze un po' venete un po' fiorentine e con l'aggiunta di motivi ispirati all'architettura gotica. Mi hanno conquistata soprattutto i giardini, bellissimi e ricchi di inventiva nella loro suddivisione in aree distinte ciascuna con un proprio tema, e gli interni, che sfoggiano arredi e decorazioni degni di una residenza regale.
E soprattutto, non si può restare indifferenti agli scorci che si possono ammirare tanto dalla villa quanto dai giardini, con la vista delle due baie splendenti di azzurro situate su ciascun lato del piccolo promontorio sul quale si trova il complesso, proteso nel mar Mediterraneo come la prua di una nave da fiaba.
domenica 5 agosto 2012
giovedì 8 marzo 2012
From Paris with love - part 2


La cima della colonna di place de la Bastille insieme con il palazzo dell' Opera



Uno scorcio di Saint-Germain l'Auxerrois, che si vedeva dalla vetrina del posto in cui stavamo pranzando


domenica 22 gennaio 2012
Cazzeggio in biblioteca - 34° Sketchcrawl
Ieri noi del gruppo bolognese ci siamo sketchati la Biblioteca dell'Archiginnasio, palazzo del sedicesimo secolo che è stato all'epoca sede dell'università di Bologna.
Oltre al riscaldamento, che è fondamentale per sketchare in gennaio, l'edificio ci ha offerto uno spettacolare teatro anatomico completamente in legno e una serie di circa 7000 stemmi araldici dipinti si tutti i muri...non sto scherzando, son 7000 per davvero! praticamente non c'è un centimetro quadro di parete che non sia dipinto.
Infine ho fatto un salto nella sala della biblioteca, dove si poteva chiaramente cogliere lo sfavamento generale degli studenti, che di voglia di studiare di sabato all'ora di pranzo non ce n'avevano mezza.
Oltre al riscaldamento, che è fondamentale per sketchare in gennaio, l'edificio ci ha offerto uno spettacolare teatro anatomico completamente in legno e una serie di circa 7000 stemmi araldici dipinti si tutti i muri...non sto scherzando, son 7000 per davvero! praticamente non c'è un centimetro quadro di parete che non sia dipinto.
Infine ho fatto un salto nella sala della biblioteca, dove si poteva chiaramente cogliere lo sfavamento generale degli studenti, che di voglia di studiare di sabato all'ora di pranzo non ce n'avevano mezza.



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