La prima discesa è a metà mattinata, arrivando con l'auto dalla Via Flacca prendo a destra giù per la grande spiaggia di Serapo. Mi fermo dove c'è lo scoglio che la gente di qui chiama "Nave di Serapo", Tiro fuori l'occorrente per disegnare. La giornata mi si mette subito di traverso. Mi accorgo di aver dimenticato a casa la mia amata tavolozza di acquerelli. Ma in qualche modo sono fortunato. Ce n'è un'altra con quelli che normalmente non uso. Quindi colori un po' alla rinfusa, ma comunque di buona qualità. Ci sono delle assenze gravissime ai miei occhi :) ... sopratutto i viola e l'indaco, fondamentali nel mio modo di colorare. Rimedierò per il viola a forza di miscele di azzurri e cremisi. Non il massimo, ma di necessità virtù. E meglio così, che altrimenti il weekend si sarebbe rovinato irrimediabilmente.
Così mi faccio prendere dalla vista della baia e del Monte Orlando di fronte, e questo mi riconcilia co mondo e con la giornata.
Gaeta - Il Monte Orlando e la spiaggia di Serapo |
Poi me ne vado a piedi sul lungomare del golfo, verso la vecchia città. Mi faccio prendere dal piccolo campanile dell'Annunziata. Il sole comincia a scaldare. Urge cappello. I tagli di luce e di ombra sono molto verticali, il sole è già alto.
Gaeta - Chiesa dell'Annunziata |
Termino e mi sposto avanti di una cinquantina di metri. La chiesa dell'Annunziata è li che mi chiama per farsi ritrarre. Tantissime ombre sulla facciata giocano con le forme. Il bianco accecante della carta mi schianta gli occhi e gli acquerelli si divertono a seccare in fretta con l'aiuto del sole. Ci vuole un'oretta per giocarci a dovere con l'Annunziata. E mentre son lì, la gente passa sul lungomare curiosando, con l'immancabile commento di qualcuno che si lascia andare nel classico "Proprio uguale, oh. Uguale!!". Vorrei dirgli che non è un complimento. Che uguali, forse, sono le fotografie, se non ci metti occhio e testa. ma tanto son sicuro, non capirebbe. Ringrazio a mezza bocca, auguro buona giornata, sperando che tornino in fretta ai loro affari.
Gaeta - Chiesa dell'Annunziata |
Vado verso il centro di Gaeta vecchia. La Torre del Duomo è lì dietro.
Gaeta - Il campanile del Duomo |
La disegno, ma non ne sono soddisfatto. Troppo slanciata, che l'originale è un poco più tozza. Ma va bene così. ... Ritorno sul lungomare.
Gaeta - Panorama dal porto. La Chiesa di san Francesco e quella dell'Annunziata |
Mi seggo e mi diverto a disegnare la Chiesa di san Francesco che è alta sulla collinetta. Le luci e le ombre mi piacciono tantissimo, con i contrasti forti del primissimo pomeriggio. Il sole mi danna e mi delizia. E poi barche e rimorchiatori sul molo, fan bella mostra di se.
Gaeta - Al porto |
Non termino. Lascio a metà. La mano e sopratutto gli occhi sono stanchi di luce. Torno a Serapo. Piero mi ha detto di dare un'occhiata alla vecchia vetreria. La ciminiera svetta su tutto e dietro vecchi capannoni di metallo rugginoso e lamiera. Molto attraente.
Gaeta - La vecchia vetreria abbandonata |
Mi appoggio al muro di fronte nel viale deserto e assolato. Disegno tutta la fatica che ci deve essere stata li dentro per anni ed anni. Chissà quale sarà il futuro. Al baretto sulla spiaggia di Serapo, son tutti lì a dire che bisogna abbattere tutto, che ci sono le scorie ed i rifiuti. Che ci vanno gli animali. Insomma una "fetenzìa". Magari è anche vero. Il mio timore è che come al solito diventi un'area edificabile dove fare palazzi. Poi a 300 metri dal mare !!! Che almeno la ciminiera si salvi, però ....
Gaeta - La salita degli Scalzi |
Al tramonto, poi me ne vado giù per la lunghissima via Indipendenza, con i suoi infiniti vicoli. Mi compero la tiella con i polipetti e quella con la scarola. Vere delizie della cucina tradizionale gaetana. Alla fine trovo questa bella gradinata in salita, che se ne parte dalla via. In cima la chiesa che comincia a riposare ... quasi come noi. E' ormai l'imbrunire.
Per lo più matite ed acquerelli. A volte un po' di sanguigna e penna a china Pilot G-tec-C4.
Gaeta 12/05/2012
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