In una domenica di gennaio troppo mite e splendente per non uscire, insieme a moltissimi fiorentini mi sono lasciata attrarre dal più ovvio e tradizionale dei passatempi possibili: una passeggiata al parco delle Cascine, senza però dimenticare carta e acquerelli.
Mi sono seduta su una panchina con lo sguardo rivolto verso la passerella dell'Isolotto, l'Arno alla mia sinistra e sulla destra il viale affollato di famiglie con bambini, coppie di anziani e sportivi di ogni tipo intenti a correre, passeggiare, pedalare, pattinare e ho cominciato il mio disegno.
Il tempo è passato così velocemente che mentre cominciavo a stendere i primi colori, il cielo già presentava i primi delicati bagliori del tramonto, che riflettendosi sugli alberi diffondevano nel paesaggio una luce bellissima.
Per essere più veloce e non lasciare che il crepuscolo mi cogliesse a metà del lavoro mentre aspettavo che l'acquerello si asciugasse, ho usato di nuovo le matite acquarellabili, che ancora una volta si sono rivelate un mezzo rapido ed efficace.
Alcuni bambini si sono fermati a guardarmi, ammirati dall'effetto "magico" delle matite che diventavano pittura, e i loro sguardi pieni di interesse e di calore hanno reso ancora più luminoso questo bel pomeriggio d'inverno.
Mi sono seduta su una panchina con lo sguardo rivolto verso la passerella dell'Isolotto, l'Arno alla mia sinistra e sulla destra il viale affollato di famiglie con bambini, coppie di anziani e sportivi di ogni tipo intenti a correre, passeggiare, pedalare, pattinare e ho cominciato il mio disegno.
Il tempo è passato così velocemente che mentre cominciavo a stendere i primi colori, il cielo già presentava i primi delicati bagliori del tramonto, che riflettendosi sugli alberi diffondevano nel paesaggio una luce bellissima.
Per essere più veloce e non lasciare che il crepuscolo mi cogliesse a metà del lavoro mentre aspettavo che l'acquerello si asciugasse, ho usato di nuovo le matite acquarellabili, che ancora una volta si sono rivelate un mezzo rapido ed efficace.
Alcuni bambini si sono fermati a guardarmi, ammirati dall'effetto "magico" delle matite che diventavano pittura, e i loro sguardi pieni di interesse e di calore hanno reso ancora più luminoso questo bel pomeriggio d'inverno.
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