8 luglio 2011 - Sulla spiaggia della Feniglia all'Argentario. Continuo a non sentirmi perfettamente a mio agio a disegnare le persone, mi sembra di poter esser colto sul fatto da un momento all'altro, allora sto nascosto dietro un paio di occhiali scuri e uso un piccolo taccuino. E quando si addormentano è come se violassi la loro intimità, la vulnerabilità di chi finalmente si lascia andare ...
eh eh eh ;^)
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RispondiEliminaVai così! Disegnare le persone è un equilibrismo elettrizzante: devi coordinare la mano che disegna e l'occhio che sbircia senza farsi sgamare, e tutto questo mentre i soggetti...si muovono!
RispondiEliminaOltre a questo, resto sempre affascinata dalla diversità di forme che può assumere un corpo umano; il "bello" della spiaggia è che è tutto esposto...!
E' proprio così! Che sia una spiaggia, un giardino pubblico, un centro commerciale o la piazza del paese, la sensazione che si ha, "catturando" le persone, è la medesima. Ma è bello così.
RispondiEliminaBei disegni Federico. Belli.
Ciao.