Le'estate scorsa abbiamo lasciato l'Italia. Nei mesi previ al trasloco ho sentito il quasi compulsivo bisogno di disegnare la nostra casa a Casalecchio di Reno. Era come una specie di modo per fissare tutto nella memoria. È chiaro che ho fatto anche delle foto ma... tutta un'altra storia. Quando disegni, guardi, fissi (bello il doppio senso in italiano), vivi, e –magari– vedi la scena. Quando faccio delle foto sento che non posso vedere tutto quello che vorrei perche c'è la macchina fra il mio occhio e la scena, che è solo lei che lavora ma soltanto prendendo dei dati.
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