Disegni fatti alla XI Biennale du Carnet de Voyage che ha avuto luogo lo scorso novembre a Clermont-Ferrand. Una piccola scappata in macchina da Barcellona con Lapin per dare un'occhiata al evento.
Andarci da visitatore è stata tutta un altra storia in confronto con la mia prima volta quando ero io a esporre i miei quaderni e passai 3 giorni incollato al mio tavolo. Questa volta invece, sono riuscito a girare per bene la mostra. C'erano i soliti quaderni di turbanti e cammelli (molti veramente belli devo dire) ma questa volta ho visto anche molti lavori diversi. Ho apprezzato un certo nuovo approccio non così circoscritto alla solita romantica, platonica, ancien régime, Discovery-Channelistica e Stanley-Livingstonata idea del viaggio (che anch'io cerco, per carità), ma che alla fine non è altro che un viaggio fatto da gente che ha tempo e soldi in più per girare il mondo (la gente che uno trova in quei viaggi non viaggia mai. o se mai, migra). Lavori come le folle parigine di Laurent Lolmède, le autopsie di Julien Revenu, o i senza tetto e le prostitute di Damien Roudeau sono stati chiari esempi di altro tipo di viaggio, lontanissimo anche se si fa in autobus, e che merita di essere raccontato, anzi, dev'essere raccontato.
A parte tutte queste menate, ho trovato anche vecchi e nuovi colleghi e ho fatto qualche ritratto. Li ho disegnati su uno splendido quaderno fatto a mano da Choni Naudin, una fantastica rilegatrice di Saragossa, che lo fece per il rimo incontro De Vuelta con el Cuaderno 2 anni fa, ma siccome io non ho potuto andarci l'ho riempito questa volta.
In queste pagine Laurent Lolmède, Julien Revenu, Mathieu Sapin, Cécile Quéau, Florent Chavouet, Jean Michel Charpentier, Andrea Longhi, Lapin, Joaquín González Dorao, Frédéric Rudant, Damien Roudeau (che faceva il baby sitter per Marilou, 4 anni, vedi pag. 3 sinistra, mentre visitavo il suo stand) e Sanjeev Joshi.
Ho avuto bisogno di più pagine e ho continuato sul piccolo taccuino tascabile che portavo con me in quei giorni li. In queste pagine Roberto Cariani, ancora Laurent Lolmède, Elsie Herberstein, Damien Chavanat e Delphine Priollaud.
Bel resoconto e bei disegni!
RispondiEliminaAlla fine mi è davvero dispiaciuto non esser stato presente a Clermont! Un saluto e complimenti soprattutto per la cattedrale disegnata ... a freddo!
RispondiElimina...grazie del bellisimo ricordo
RispondiEliminaConcordo con Federico per la cattedrale "a freddo"