venerdì 25 marzo 2011

La Scarzuola - 2 - Il convento di San Francesco

Ed ecco la chiesa di San Francesco, disegnata da dentro il giardino di ingresso, in realtà un grande prato circondato da un muro e dai tabernacoli che contengono le immagini in cotto delle stazioni della Via Crucis. Mi sono appoggiato in piedi ad uno dei muri, e da lì ho fatto il disegno, così da avere una prospettiva per quanto possibile laterale. Poi a casa ho terminato la stesura del colore.



La Scarzuola - Fabro - Umbria
Acquerello e matita
20 marzo 2011

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martedì 22 marzo 2011

Porto di Ortona (Ch)



In attesa che la primavera si manifesti in tutto il suo luminoso tepore ho approfittato di una giornata per niente tiepida ma - questo si - luminosa per tornare al porto di Ortona distante una ventina di chilometri da casa mia. Questa volta oltre alle piccole barche dei pescatori mi sono cimentato con questi "natanti" che, forse per il loro ambito di impiego per niente "turistico" o hobbistico, mi hanno sempre affascinato particolarmente. Mi fanno pensare ancor di più al duro lavoro che vi si svolge a bordo ma anche alla grande utilità che i rimorchiatori hanno nella vita di un porto.

lunedì 21 marzo 2011

La Scarzuola - Il giardino della mente

C'è una pieve di campagna, che si narra sia stata fondata da San Francesco d'Assisi, dopo che nel 1218 vi dimorò costruendosi una capanna fatta con la scarsa, (pianta palustre, da cui il nome Scarzuola). Il Santo fondò il Convento piantando un alloro e una rosa creando una fonte della quale la gente porta ancora molta devozione. Nella piccola chiesa del convento è custodito un affresco della prima metà del XIII secolo, uno dei primi ritratti del Santo in levitazione.
Oggi La Scarzuola è un luogo incantato, trasformato dall'Architetto milanese Tommaso Buzzi, che acquistò il complesso conventuale nel 1957 per costruirvi una sua "città ideale". Il recupero del convento fu il primo atto del progetto di Buzzi; subito dopo passò ai giardini, trasformando gli innocenti orti dei frati in un fantastico impianto verde ove, tra siepi di bosso, fiori rari, statue e pergolati, si rievoca il mito d'amore di Polifilo e della sua ninfa. Ultimato così il recupero della "città sacra", Buzzi passò ad edificare la sua "città profana", che chiamerà "La Buzziana" e che inizia a sorgere al termine del giardino, sfruttando un vasto anfiteatro naturale. Appare come una bizzarra e sconvolgente cittadella edificata in tufo, che sembra modellate come i castelli che si fanno in riva al mare. Gli edifici sono collegati tra loro da quinte teatrali vere e proprie (scene, gradinate, grandi vasche) realizzate sul rilievo del terreno e sostenute da poderosi muri di tufo.
La Buzziana appare proprio una città profana, sovraccarica com'è di riferimenti e citazioni: ovunque vi sono impressi motti, monogrammi e simboli indecifrabili. Concepita in base ad un personalissimo neo-Manierismo, la cittadella presenta forme sconcertanti e complesse: vi abbondano scalinate e scalette, modi espressivi "alla rustica", bassorilievi di mostri, statuine, figure fitomorfe "alla Arcimboldi" senza alcun richiamo all'architettura. C'è un affastellarsi di edifici e monumenti che ha del miracoloso: strutture circolari come osservatori astronomici arabi, costruzioni zoomorfe, tebaidi e pozzi di meditazione, luoghi di rappresentazione e templi di culti pagani con la torre di cristallo, che pare, invece, il pinnacolo di una cattedrale gotica.

E lì in mezzo, durante la visita guidata dal nipote di Buzzi, mi sono perso a disegnare alcuni scorci incantati, meravigliandomi dei mille giochi fatti di tufo, dei muri, dei buchi delle ombre e delle luci in cui gli occhi si perdono, come probabilmente voleva l'architetto surrealista che ha concepito questo luogo metafisico.


La Scarzuola - Fabro - Umbria
Acquerello e matita
20 marzo 2011

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sabato 19 marzo 2011

E tornai a riveder la luce

Dopo una settimana perso nell' oscurità tra scaffali e polvere a fare inventario...sono corso a riveder la luce e l' aria. Seduto sulla spalletta de' tre ponti di Livorno mi godo l' aria di mare. E rinasco.

Buon compleanno, Italia! (n° 2)


In questi giorni le vie di Firenze hanno un aspetto diverso, più gioioso e colorato grazie alle bandiere italiane con le quali i fiorentini hanno salutato il 17 marzo, 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
In questo schizzo veloce, che poi ho dipinto con le matite acquarellabili, ho ritratto via della Condotta, vicinissima a Palazzo Vecchio, nel cuore più antico della città, nel pomeriggio di martedì, il giorno prima della grande festa di piazza che ha portato decine di migliaia di persone per le strade del centro, in un clima allegro di festa e anche di stupore per l'insolita visione di alcuni dei monumenti più noti della città illuminati con il tricolore.

giovedì 17 marzo 2011

Garibaldi lancianese!


Posta alla base della torre civica in Piazza Plebiscito, una lapide posta il 2 giugno 1907 rende omaggio a Giuseppe Garibaldi e, di conseguenza, all'unità d'Italia.
L'occasione fu il conferimento, circa cinquant'anni prima, della cittadinanza onoraria.
Egli ringraziò i lancianesi tutti inviando loro una lettera. Ecco il testo:

La lettera di Garibaldi è una risposta, senza data precisa, diretta ai "benemeriti cittadini di Lanciano".

"Ai benemeriti cittadini di Lanciano. Con sentimento di orgoglio, accetto la cittadinanza da voi offertami; indelebile sarà la mia riconoscenza per voi. So che i vostri cuori battono degli affetti che ardono nel petto dei più generosi patrioti volenti il compito nazionale riscatto. Però nutro fiducia che molto voi farete per la salute della Patria. Vi raccomando l'istituzione dei tiri al bersaglio. Con la carabina noi dobbiamo sollevare l'Italia alla grandezza di Nazione una e indipendente. Vi saluto con affetto di cittadino e di amico. Vostro, G. Garibaldi". (tratto dal sito www.laltralanciano.org)

Buon compleanno Italia!

















Una infinitesima parte delle persone in Piazza dei Signori a Treviso.

sabato 12 marzo 2011

Sorano



Il paese di Sorano è arroccato in modo pittoresco su una scoscesa rupe tufacea che presenta vari dislivelli. Il borgo è caratterizzato inoltre da un dedalo di vicoli, cortili, archetti, portali bugnati, scale esterne, logge e cantine scavate nel tufo dove in passato venivano eseguite le varie fasi della vendemmia.

Firenze, Via Taddea



Nelle ultime settimane ho avuto pochissimo tempo da dedicare al disegno, ma sono riuscita a terminare questo piccolo acquerello dedicato a una via oscura e, a dire il vero, poco frequentata del quartiere di San Lorenzo a Firenze.
Io stessa devo ammettere di essere passata di qui forse per la prima volta non più di un mese fa, attratta dalla nuova pavimentazione in pietra da poco completata, ed è stata una piccola scoperta: in mezzo a una fila delle tipiche case a schiera fiorentine c'è una minuscola libreria che vende libri usati, di cui ignoravo l'esistenza, e una lapide al n. 21 segnala la casa in cui nel 1826 nacque Collodi, indimenticabile autore del libro Le avventure di Pinocchio.
Unico neo, l'incombente presenza del complesso di Sant'Orsola (sulla sinistra nel disegno), ex convento risalente al XIV secolo, poi manifattura tabacchi, oggi in stato di desolante abbandono, rivestito da uno strato di cemento e ingabbiato da travi di ferro, enorme scatola vuota e silenziosa che diffonde il suo grigiore su tutte le vie circostanti.

giovedì 10 marzo 2011

30esimo Sketchcrawl

Scusate se pubblico lo stesso post sia sul mio blog che su questo, ma almeno contribuisco in maniera decisa ai risultati del 30esimo Sketchcrawl! 

Nonostante una mattinata partita male, la giornata si è conclusa con un bel gruzzoletto di pagine disegnate: tutto merito del pranzo, probabilmente, che ha risollevato le sorti del mio pomeriggio altrimenti destinato ad essere fallimentare (e sull'importanza del pranzo all'interno dello sketchcrawl ormai non si discute più, la si dà per comprovata!).

Non so se qualcuno l'abbia già fatto presente, ma per questa edizione il gruppo "Bologna-Treviso-Milano-più qualcun altro che forse dimentico" ha deciso di riunirsi al Museo della Scienza e della Tecnologia "L. Da Vinci" di Milano: posticino al chiuso, con cose da ritrarre per ogni gusto!

Navi, aerei, treni e locomotive, telai per la lavorazione dei tessuti, robotica, e persino un sottomarino...




Qui, invece, una carrellata di sketches fatti nell'area dei trasporti navali e aerei:





 


Alla prossima!

mercoledì 2 marzo 2011

Canazei, Dolomiti. Tornando a Casa.

Finisce la giornata di sci. Si torna in albergo percorrendo un piccolo sentiero in mezzo alla neve, accanto al torrente. In fondo alla valle, laggiù verso il borgo di Alba, dove la valle di Fassa va quasi a chiudersi contro l'arco delle montagne sotto la Marmolada, i raggi del sole morente vanno a colpire le cime. Ed ecco che è quella che qui chiamano l'enrosadira. I monti si infiammano di rosa fino a scurire nella notte. Lo sguardo non sfugge a questo spettacolo. E mentre siamo lì a guardare rapiti, ecco che un'aquila sale lenta a spirale verso il cielo. Le mani si cingono. In silenzio.



Canazei (Cianacei), Val di Fassa - Dolomiti
Acquerello e Matita
Febbraio 2011

Pitigliano - Maremma



Tutti mi dicon
Maremma, Maremma,
ed a me sembra una
Maremma amara...

[maremma amara]

Leaving on a jet plane

Parigi 4 (giorni), aeroporti 4 (ore), voli 4 (ore). Pareggio.
H&T-4-150-51
_H&T-4-158-59

martedì 1 marzo 2011

Convegno al Museo di Zoologia di Roma





Dal 24 al 26 febbraio ho partecipato al workshop "I linguaggi per la sostenibilità" al Museo Civico di Zoologia di Roma.
E presentando il disegno come linguaggio e strumento di conoscenza ho menzionato anche gli urban sketchers e il loro racconto quotidiano fatto di immagini. Nel frattempo durante gli altri interventi non ho potuto fare a meno di guardarmi intorno con la matita ...